LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo di Fulvio La Gioia
Le mie verit

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento; il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso, all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ]. Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
C'è sempre il vento entro i miei sogni
c'è sempre un giardino in cui mi perdo,
e le tue mani come ali
su di un cielo al tuo sorriso avvinto.
E l'odore del tuo silenzio
che pervade i miei sensi in fiore
come un mare che risale il fiume dei miei pensieri.
C'è sempre un canto che riecheggia
oltre le colline dei miei giorni passati
ed i tuoi occhi che rivedono quei tramonti
come nuvole che si riversano
su di una valle senza tracce e senza sentieri.
C'è ancora un istante del mio sentire
quando la luce acceca quelle sterili ombre
e le dipinge come su di quadro antico
ricoprendo le vane urla silenti
che angeli e demoni non compresero mai.
E tempo su tempo, terra su terra
la coltre dell'eternità
si riversa, lenta, su se stessa
ridandomi le chiavi che avevo smarrito
di quel cancello oltre il quale
vivevano ormai sperdute le mie verità.
C'è sempre il vento entro i miei sogni
c'è sempre un giardino in cui mi perdo,
ma le tue mani che stringono le mie
mi lasciano solo, a sfidare la notte
certo che alla nuova alba
ti ritroverò ancora.

 Ivan Pozzoni - 05/02/2018 18:08:00 [ leggi altri commenti di Ivan Pozzoni » ]

Bella! :-)

Leggi l'informativa riguardo al trattamento dei dati personali
(D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e succ. mod.) »
Acconsento Non acconsento
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.
Nominativo (obbligatorio):
Posta elettronica (obbligatoria):
Inserendo la tua posta elettronica verrà data la possibilità all'autore del testo commentato di risponderti.

Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).
Il tuo indirizzo Ip sarà memorizzato, in caso di utilizzo indebito di questo servizio potrà essere messo a disposizione dell'autorità giudiziaria.